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Visualizzazione dei post da gennaio, 2009

Più di 70 giornalisti assassinati nell’ex Unione Sovietica dal 1992

La testimonianza di una giovane giornalista bielorussa sugli omicidi, sempre più frequenti, di colleghi uccisi a causa delle loro inchieste di Iryna V. - Minsk 30.01.09 - «Più di una settantina di giornalisti sono stati assassinati nell'ex Unione Sovietica dal 1992, quarantanove nella sola Russia. I numeri risultano ancora più elevati se si considera anche il martirio dei democratici. La mia nazione, la Bielorussia, non è riuscita ad evitare di pagare il tragico prezzo del cambiamento democratico. Ma dal momento che si tratta di un Paese piccolo e isolato – "un buco nero in Europa" – di casi del genere raramente si parla nei media internazionali. Nessuno ormai ricorda Anatol Maisenya, giornalista e uno dei primi oppositori del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, "l'ultimo dittatore europeo". È morto in circostanze sospette in un incidente stradale nel 1996. Stesso destino per Dzmitry Zavadzki, l'ex cameraman personale di Lukashenko, messo in prig

VOGLIA DI LINCIAGGIO

Le ultime vicende di cronaca ci hanno riportato ad una situazione da Medioevo. La civiltà giuridica del nostro paese ha dimostrato di essere astratta, si è sgretolata sotto i colpi dell'irragionevolezza. Si parla di Giustizia, di crimine, come il lunedì successivo alle partite di calcio. Tutti dicono tutto, qualsiasi cosa pur di non stare zitti davanti alle telecamere. Finisce che, finalmente, possiamo assistere ad un tentativo di linciaggio davanti alla caserma di Guidonia, mentre il grande capo dell'opposizione s'infuria perché su "Facebook" inneggiano allo stupro di gruppo!!! Come hanno osato infiltrarsi tra le maglie della democrazia virtuale questi maledetti?? E' il paese da stadio che ha finalmente la sua rappresentazione e, come ogni lunedì post partita, i suoi allenatori, giocatori, arbitri e tifosi, si scontrano nei bar, negli luoghi di lavoro, per stabilire quale degli arbitri è il più cornuto, quale era il rigore giusto e quale la punizione sbagliat

BIMBI & BOMBE

GAZA: 2 BAMBINI PALESTINESI UCCISI DA ESPLOSIONE ACCIDENTALE (ANSA) - GAZA, 20 GEN - Due bambini palestinesi sono rimasti uccisi oggi a Gaza dalla esplosione accidentale di materiale abbandonato sul terreno dalle forze israeliane.Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Maan, secondo cui l'incidente e' avvenuto nella zona di a-Shaf, a est di Gaza City. (ANSA). COR-XBU/

UNDERBOMBING 3

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Tutto diventava più pesante. Non c'era acqua, non potevamo muoverci senza blindata, e i feriti arrivavano a decine, i bambini avevano smesso di giocare e non capivamo quanto tempo saremmo rimasti li. Fino a che abbiamo deciso di prendere un mezzo qualsiasi e provare a girare. Così con un autista improvvisato zigzagando tra barricate e posti di blocco abbiamo provato ancora una volta a raccontare un paese sotto assedio. © Luciano del Castillo 3 (continua)

UNDERBOMBING 2

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PPC ed io ci dirigiamo con cautela nella zona dei combattimenti. Il bambino muore tra le mani dei medici. I feriti arrivavano con ogni mezzo al pronto soccorso. Finalmente la nostra aria da duri è riuscita a mandare via i discoli. Così ci siamo inoltrati nel centro della città con entrambe le mani in alto. mentre eravamo nelle vicinanze di un tank israeliano sono ricominciati, duri, i combattimenti. Ci siamo appiattiti vicino ad un muro proteggendoci la testa da tutto ciò che ci arrivava addosso. di tirare fuori le fotocamere neanche a parlarne. Si sentivano i cingoli e gli spari, le raffiche e le schegge che ci sfioravano. Il tutto è durato una vita che in tempi orari sono circa cinquanta, interminabili minuti. Dopo aver aspettato che il silenzio non fosse momentaneo, ma stabile, ci siamo rialzati cercando di proseguire nelle direzione giusta. Abbiamo capito che a Tulkarem la battaglia non era terminata, ma anzi sarebbe proseguita più duramente. Così la prima cosa da fare in questi c

STEFANO DISEGNI PER LA PACE IN MEDIO ORIENTE

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UNDERBOMBING

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Tulkarem West Bank Middle East - Gli elicotteri di copertura israeliani. © Luciano del Castillo Tulkarem West Bank Middle East - PPC, l'auto abbandonata e la colonna israeliana. © Luciano del Castillo Pierpaolo ed io siamo riusciti ad entrare a Tulkarem, assediata da 10 giorni e isolata del resto del mondo, con uno dei mile trucchi che noi giornalisti sperimentiamo nel corso della nostra vita professionale. Avanzavamo lentamente con una macchina non blindata sulle strade scassate che portavano al centro della città. Tutto attorno silenzio che veniva interrotto da lunghe raffiche di Kalashnikov alle quali rispondevano dei canoneggiamenti degli occupanti. Io avevo perso una delle due piastre di acciaio e ceramica di rinforzo al giubbotto antiproiettile, non ero sicuro di volermi infilare dentro a quell'inferno, ma dall'altra parte la consapevolezza che eravamo gli unici giornalisti stranieri mi spingeva a rimanere. Pierpaolo mi chiedeva di scegliere liberamente cosa fare, cos

ATTACCO AEREO AEREAL BOMBING

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Attacco aereo bombing West Bank Palestine ©Luciano del Castillo

COSA E' UN ATTACCO

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Casa per casa West Bank Palestina soldati israeliani http://www.delcastillo.it/shield/index.html © Luciano del Castillo

KIDS

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Pianto - Balata refugee camp West Bank Palestine © Luciano del Castillo Luglio, agosto, settembre (nero) Giocare col mondo facendolo a pezzi bambini che il sole ha ridotto già vecchi Non è colpa mia se la tua realtà mi costringe a fare guerra all'omertà. Forse così sapremo quello che vuol dire affogare nel sangue tutta l'umanità. Gente scolorata quasi tutta eguale la mia rabbia legge sopra i quotidiani. Leggi nella storia tutto il mio dolore vedi la mia gente che non vuol morire. Quando guardi il mondo senza aver problemi cerca nelle cose l'essenzialità Non è colpa mia se la tua realtà mi costringe a fare GUERRA ALL'UMANITA' AREA

ATTACCO DI TERRA GROUND ATTACK

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Tank West Bank Palestine - ©Luciano del Castillo Aspettando l´attacco di Erri De Luca Svuotano le cantine per fare posto ai letti, comprano farina e candele, sotterrano biciclette, rinforzano il recinto delle greggi, dopo la cantilena del muezzin aspettano l´attacco aereo dall´altro capo del mondo. Mai é stato cosí corto il cielo, cosí povero il bersaglio. Da noi l´esperto dice pregustando: - Non sará un petardo!! - e il capo si rivolge alla nazione: tutti pronti ai vostri posti di telecomando per lo spettacolo della vendetta.

INTIFADA

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Palestina. Bambini & Sassi http://www.delcastillo.it/shield/index.html © Luciano del Castillo

COPERTONI & PALLOTTOLE

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Palestina. Un giorno qualunque http://www.delcastillo.it/shield/index.html © Luciano del Castillo

SE QUESTO E' UN UOMO PRIMO LEVI

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Per commentare queste foto, foto che fanno male, fanno orrore, ma che per una sorta di autocensura preferiamo non vedere e non diffondere, userò le parole di un ebreo sopravvissuto ai campi di sterminio. Voi mi direte che è un'operazione semplice, anzi banale, accostare le due cose per provocare indignazione. Mischiare due tragedie così diverse di due popoli che hanno sofferto e che soffrono. Ma Primo Levi non parlava di bandiere, di territori e di luoghi, parlava di uomini. UOMINI! SE QUESTO E' UN UOMO. Quest'uomo di 65 anni, Nassr, vagava tra le macerie di Nablus con un sacchetto in mano, che conteneva tutto ciò che era riuscito a salvare di tutta la sua vita passata. La sua famiglia era stata distrutta nelle varie offensive e, alla recente morte della ultima figlia, aveva lasciato ciò che rimaneva della casa vicino a Ramallah per andare a cercare i familiari rimasti nella nativa Nablus. Al suo arrivo ha trovato solo i carri armati israeliani che accerchiavano la città. N

CON GLI ISRAELIANI E CON I PALESTINESI CONTRO I SIGNORI DELLA GUERRA CONTRO I FONDAMENTALISMI

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Nablus, West Bank Urlo ©Luciano del Castillo

WINTERMORGEN MATTINO D'INVERNO

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Mattino d'inverno, gennaio 2009 © Luciano del Castillo Wintermorgen Der Wasserfall ist eingefronren, die Dohlen hocken hart am Teich. Mein schones Lieb hat rote Ohren und sinnt auf einen Schelmmenstreich. Die Sonne kusst uns. Traumverloren schwimmt im Geast ein Klang in Moll; und wir gehn furder, alle Poren vom Kraftarom des Morgens voll. Rainer Maria Rilke

2009 NEW YEAR NUOVO ANNO 2009

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Roma, 01 gennaio 2009 h 00,01: io con i miei allegri fantasmi. > ... Agli amici più cari... ... di che colore è oggi il vostro grido di gioia... ... a quale temperatura lo spettro del vostro nervo ottico percepisce gli angeli... ...quale pressione deve avere la terra che state calpestando per darvi emozione... ...sentirsi protetti nei sogni degli altri... ...ripetersi a memoria le intonazioni dialettali dei nostri fratelli-amanti per sentirli più nostri... ... pregare, anche con le dita nel naso, o dopo aver infilato le dita, di nascosto, nel barattolo di nutella... ...di nascosto... ...che i nostri buchi segreti della serratura celino sempre mo(re, nere o rosse ramate!)lteplici combinazioni di scelta... ... bivi i torrenti di montagna ... ... o fogli di carta bianca da riempire... ... che le pozioni magiche siano destinate a chi ci vuole bene... ...il metro di misura delle emozioni, i centimetri di gioia... ... una lettera da Tangeri... Matisse, Klee, Senatore... ...la speranza di