Storia di Natale
Storia di Natale (dedicata alla mia Editora Chiara Tempesta Cazzato-Lady Tora -) che ogni anno chiede ai suoi autori di scrivere un racconto per il libro della gentilezza che verrà regalato nelle Fiere dei libri alle persone più gentili. Visto che questo non è un racconto scritto, ma un video, lo posto sulla mia bacheca per tutti quelli che mi seguono, sicuro che lo vedranno solo le persone più gentili.
Era una notte buia e tempestosa, la pioggia veniva giù da più di 2 ore e il centro di Bogotà era popolato solo da senza tetto ed incauti viaggiatori come me ed il mio amico Jonas Knauer. Entriamo in un accogliente ristorante anni settanta e ci sediamo al tavolo attaccato alla finestra. Tra un rum e una birra dalla finestra osservavamo la pioggia e un senza tetto, sicuramente un 'desplazado' adicto al pegante, cioè uno che sniffa colla, il sottoproletariato dei tossici per capirci, che se ne sta li sotto la pioggia, tutto bagnato, che ogni tanto si toglieva la felpa, se la strizzava e se la rimetteva. Per guadagnare qualche pesos apriva le portiere dei taxi o chiedeva soldi ai passanti. Essendo una cosa inusuale ho cominciato a fare un video che lo vedeva protagonista. Tra i vari video, la resistenza alla pioggia, e quello che vi ho raccontato. Ma a un certo punto due signore impietosite gli regalano l'ombrello e già questo in una città che corre mi è sembrato un miracolo, ma subito dopo una donna si avvicina all'uomo, gli chiede di accompagnarla e lui le regala l'ombrello per proteggersi dalla pioggia. Ho trovato questa storia meritevole di essere raccontata, tutto qui.
Christmas story (dedicated to my Editora Chiara Tempesta Cazzato - Lady
Tora -) that every year asks its authors to write a story for the book of
kindness that will be given in the Fairs of books to the kindest people. Since
this is not a written story, but a video, I place it on my wall for all those
who follow me, sure that only the kindest people will see it. It was a dark and
stormy night, the rain had come down for more than 2 hours and the center of
Bogota was populated only by the homeless and unwary travelers like me and my
friend Jonas Knauer. We enter a cozy seventies restaurant and sit at the table
attached to the window. Between a rum and a beer from the window we watched the
rain and a homeless person, surely a 'desplazado' close to the pegante, that is
one who sniffs glue, the sub-proletariat of the toxic to understand, who stands
there in the rain, all wet, that sometimes she took off her sweatshirt,
squeezed it and put it back on. To earn a few pesos he opened the cab doors or
asked passers-by for money. Being an unusual thing I started making a video
that saw him as the protagonist. Among the various videos, the resistance to
rain, and what I told you. But at a certain point two pitying ladies give him
an umbrella and already in a city that runs it seemed to me a miracle, but soon
after a woman approaches the man, asks him to accompany her and he gives her
the umbrella for protect yourself from the rain. I found this story worthy of
being told, that's all.
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