La pace di Nicole

Questa notizia mi ha particolarmente colpito perchè faccio parte di una schiera di esseri umani che non è facile da catalogare. Ho il mio modo di vivere che non lede minimante libertà altrui. Ho un mio concetto di famiglia, di vita, di comportamento che non rientra tra le tante categorie esistenti.
Da vivo riesco a difendermi e a difendere le mie idee con tenacia, ma detto cio' mi fa orrore il pensiero che contro la mia volontà si possa fare di me, da morto, cio' che agli altri sembri più sensato.
Ho orrore all'idea di dovere demandare per iscritto le mie ultime volontà lasciarle tra le mani un legale che le faccia rispettare.
Probabilmente questa violazione dell'essere a favore dell'apparire colpisce i vivi perchè è vista come  un estremo tentativo della "normalità" di riappropriarsi dei propri spazi, già ampi per altro, contro la "differenza" contro coloro che vogliono morire pecora nera, nella loro coerenza.
Sicuramente la vita di Nicole è stata molto più dura di un funerale in giacca e cravatta, ciononostante credo che tutti noi le dobbiamo un pensiero d'amore, chiudere gli occhi, ed immaginarla con i suoi vestiti a pois.
Per me, cara Nicole, sei e sei sempre stata ciò che volevi essere, una coccinella su un ruvido manto stradale.
http://www.corriere.it/cronache/14_agosto_23/funerale-trans-vestita-uomo-famiglia-a1c3ca98-2a8b-11e4-9f31-ce6c8510794f.shtml

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