La cattiveria della rete
Sempre più spesso leggo sui giornali della reazione selvaggia della "rete". Cosa è questa "rete"? Un insieme di esseri umani, connessi ad un circuito comune, che attraverso i vari forum, la possibilità che le testate danno di potere commentare, esprimono le prorie opinioni.
Tolti coloro che non hanno niente da dire, non hanno pensieri, non hanno dialettica e si esprimono attraverso il turpiloquio, come uomini (e donne) delle caverne, non sempre sono attacchi o lamentele prive di fondamento.
Abbiamo visto e letto sui giornali vicende in cui noti personaggi sono stati coinvolti in veri e propri assalti "col commento" ingiuriati, aggrediti, maltrattati, in una gogna pubblica degna delle piazze di Teheran dove si impiccano pubblicamente i rei.
In ordine di tempo per ultimo è toccato a Fiorello, lo showman siciliano più amato dagli italiani.
Il fattore scatenante di queste aggressioni è stato l'incidente di cui è stato protagonista a Roma. Come una qualsiasi persona, forse per distrazione o forse per un altro motivo, ha investito involontariamente, sottolineo involontariamente, un pedone ed è finito in ospedale.
Certo a vedere le foto e il clamore mediatico, non ha avuto il trattamento di un normale cittadino che, quando è vittima di un incidente, attende molto tempo, se non ci sono feriti gravi o morti, l'arrivo delle forze dell'ordine. Per Fiorello olre la municipale si sono scomodati, carabinieri e quant'altro. E questo ha irritato le persone che hanno letto il resoconto dell'incidente del famoso showman.
Da qui si è scatenato il giustizialismo gratuito che ormai ci capita di leggere sempre più spesso tra i commenti delle persone, che si fa un baffo dello stato di diritto, che non garantisce e chiede non altro che "immediate condanne" su tutto, pene esemplari, prima dei processi.
La colpa è anche dei media che fomentano questa tipologia di persone, perchè in buona sostanza, creano share, movimento sui siti, sui giorrnali etc. Il fatto che ne stiamo parlando e quindi diffondendo queste brutture è la dimostrazione che il disagio sociale provocato è alto.
In realtà sono persone che scrivono, scrivono, scrivono, ma non leggono quasi mai. Provate a vedere tra i commenti scritti sulle varie testate web: sono tutti commenti e difficilmente risposte o dibattiti tra lettori a meno che non si devono riempire di insulti. Una volta i media avevano anche compiti educativi, adesso si accontentano di avere qualcuno che li segue a prescindere dalla qualità della comunicazione.
Queste persone che vivono di frettolosa giustizia, che condannano sempre tutti a prescindere, non si rendono conto di fomentare un odio che gli si ritorce contro. Perchè l'altro, per l'altro, sono loro.
Tolti coloro che non hanno niente da dire, non hanno pensieri, non hanno dialettica e si esprimono attraverso il turpiloquio, come uomini (e donne) delle caverne, non sempre sono attacchi o lamentele prive di fondamento.
Abbiamo visto e letto sui giornali vicende in cui noti personaggi sono stati coinvolti in veri e propri assalti "col commento" ingiuriati, aggrediti, maltrattati, in una gogna pubblica degna delle piazze di Teheran dove si impiccano pubblicamente i rei.
In ordine di tempo per ultimo è toccato a Fiorello, lo showman siciliano più amato dagli italiani.
Il fattore scatenante di queste aggressioni è stato l'incidente di cui è stato protagonista a Roma. Come una qualsiasi persona, forse per distrazione o forse per un altro motivo, ha investito involontariamente, sottolineo involontariamente, un pedone ed è finito in ospedale.
Certo a vedere le foto e il clamore mediatico, non ha avuto il trattamento di un normale cittadino che, quando è vittima di un incidente, attende molto tempo, se non ci sono feriti gravi o morti, l'arrivo delle forze dell'ordine. Per Fiorello olre la municipale si sono scomodati, carabinieri e quant'altro. E questo ha irritato le persone che hanno letto il resoconto dell'incidente del famoso showman.
Da qui si è scatenato il giustizialismo gratuito che ormai ci capita di leggere sempre più spesso tra i commenti delle persone, che si fa un baffo dello stato di diritto, che non garantisce e chiede non altro che "immediate condanne" su tutto, pene esemplari, prima dei processi.
La colpa è anche dei media che fomentano questa tipologia di persone, perchè in buona sostanza, creano share, movimento sui siti, sui giorrnali etc. Il fatto che ne stiamo parlando e quindi diffondendo queste brutture è la dimostrazione che il disagio sociale provocato è alto.
In realtà sono persone che scrivono, scrivono, scrivono, ma non leggono quasi mai. Provate a vedere tra i commenti scritti sulle varie testate web: sono tutti commenti e difficilmente risposte o dibattiti tra lettori a meno che non si devono riempire di insulti. Una volta i media avevano anche compiti educativi, adesso si accontentano di avere qualcuno che li segue a prescindere dalla qualità della comunicazione.
Queste persone che vivono di frettolosa giustizia, che condannano sempre tutti a prescindere, non si rendono conto di fomentare un odio che gli si ritorce contro. Perchè l'altro, per l'altro, sono loro.
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