Ungheria: paragonare Rom a criminali sarà reato

Ungheria: paragonare Rom a criminali sarà reato
03.03.09 - Il governo ungherese intende emendare la Costituzione vietando le espressioni razziste. L'ha detto il primo ministro magiaro Ferenc Gyurcsany in un'intervista al sito Hirszerzo.hu, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Mti. Gyurcsany è stato interpellato su alcune dichiarazioni del presidente della Corte costituzionale Peter Paczolay, secondo le quali la corte di legittimità costituzionale è costretta a difendere la libertà di espressione anche nel caso di espressioni come quelle che associano rom e criminali. "La mia idea è del tutto differente. Se un concetto qualifica un gruppo intero della società come criminale o fa sentire i suoi membri come capri espiatori, allora viola l'identità di un gruppo e la dignità dei suoi membri", ha spiegato il capo del governo. Per questo motivo, il premier sostiene che la Costituzione vada modificata, anche in considerazione d'un recente rapporto del Consiglio d'Europa nel quale si afferma che, a causa della protezione accordata alla libertà d'espressione in Ungheria, è impossibile produrre una legislazione efficace contro le espressioni di odio razziale. Il proposito del premier arriva sulla scia di una serie di episodi di intolleranza in Ungheria, che ha visto anche l'uccisione di un giovane padre rom e il figlio di cinque anni durante un'aggressione di chiara matrice razziale, una settimana fa. Ripreso da: Information Safety and Freedom (fonte: Apcom-Nuova Europa)

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