Messa a fuoco, tempo e diaframma
La prima volta che mi è toccato coprire una storia di cronaca nera pesante ero impreparato. Lo sapevo, ma non volevo darlo a vedere. Era un duplice omicidio vicino la discarica di Bellolampo a Palermo. Il mio capo capì la mia ansia, mi guardò negli occhi e mi disse: - Luciano è semplice, ricordati: messa a fuoco, tempo e diaframma. -
Sono uscito dall'agenzia, ho percorso la distanza con l'evento (gli omicidi non sono mai in posti comodi ed allora si faceva tutto chiedendo informazioni sul posto alle persone per strada, niente GPS e niente "Map"), scattato le foto (con gli investigatori ai quali non dovevi fare capire che eri "U biondino" - il principiante- ma uno scafato cronista di "nera") e tornato in agenzia con in testa solo queste parole: messa a fuoco, tempo e diaframma.
G. F. a "picciotto" affiliated with the losing clan is killed in the Bellomonte landfill in Palermo, Italy, 20 August 1985. |
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Varcata la soglia del giornale il mio capo mi chiese: - allora com'è? come sono le foto?- Io gelai ed ebbi in quel momento la certezza di non sapere che cosa avessi fatto, che inquadrature, che situazione, ma c'ero stato li? cosa avevo visto? cosa mi avevano detto? Farfugliai un "tutto a posto!" sapendo che non si aspettava da me chi sa quali prestazioni, ma almeno una foto minimamente professionale.
Mi chiusi in camera oscura a "calare" il rullo nella tanica ed il tempo tra sviluppo, lavaggio, arresto, lavaggio e fissaggio non passava mai, immaginando gli scenari peggiori e cercando delle scuse plausibili al mio fallimento. Dopo "soli" 10 minuti il rullo era sgocciolante e pronto per essere asciugato: lo guardai aspettandomi il peggio, ma il mio "pilota automatico" interno era riuscito quantomeno a produrre un lavoro ineccepibile sul piano tecnico. Uscii dalla camera oscura raggiante ostentando una sicurezza che non avevo e dissi: - Mission accomplishment!- e mi spostai dalla parte degli ingranditori, stampai le foto e le portai gocciolanti alla redazione del giornale dove mi aspettavano per la chiusura. Dopo un paio di ore finalmente sul giornale appena uscito giaceva il mio "francobollo" in basso, in 3/a di cronaca e ho capito che non vale mai la pena
Roma, 10 ottobre 2020
©Luciano del Castillo
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