L'ARROGANZA DI SENTIRSI INDISPENSABILI


Walter Veltroni (D) e Goffredo Bettini ad una manifestazione elettorale in una foto d'archivio. "E' meglio cambiare" recita lo slogan dietro di loro. © Luciano del Castillo

Quattordici milioni di italiani lo hanno votato. E per questo può occupare una pagina intera del "Corriere della Sera". Quando tutto andava a rotoli ha lasciato un neonato Partito Democratico alla deriva. "Non si vive solo di politica" - ha affermato - "Si può anche vivere senza politica". E si è messo a fare lo scrittore. C'è chi dice che è un mediocre sia come scrittore che come politico. Io non lo so. Ma so che non basta avere un buon ufficio stampa e buoni agganci nei giornali per credere di essere ancora indispensabile alla politica, essere la soluzione per il Paese. La storia anomala del primo segretario del PD, diventato segretario prima ancora delle primarie, che sono solo servite a ratificare una decisione presa dai capoccia e dopo, candidato premier contro Berlusconi. In campagna elettorale diceva che non avrebbe mai fatto il nome del suo avversario. Per poi abusarne dopo essere stato sconfitto dall' Innominato avversario. Ci sommerge di parole, concetti, fa a gara con l'altro ex sindaco per avere più visibilità sui giornali.

Ed allora ecco che quando si sente solo o che viene messo nel dimenticatoio ci sommerge di nuovo di parole. Come ha fatto da sindaco, da direttore, da segretario..............
Chiacchiere inutili che di certo non servono al Paese, ovvietà che ricordano Massimo Catalano, quel personaggio nello show di Renzo Arbore.

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