Eterni sudditi della parola scritta
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg50p6HWq1xYMYDOLBLJzJke-N4m12Dh19avvDwqqXaDl8EkcQVn014LyWx1sivFn_7n3pjZEl_3eG-7cIjiqeURLo392hUfPpoTpQeiQgsX7jJzgOOXIwaqHuEU4vff6ragoauj76mjWE/s640/REP20.jpg)
"Non basta essere tempestivi eccetera. Bisogna avere i nomi giusti, se no crearli. Credi che un caporedattore sappia distinguere la semplice bontà di un immagine? Raramente. La fotografia è fatta di nulla, inflazionata, merce che scade in un giorno. Si tratta di saperla vendere" concludeva Gerda, e alzava gli occhi trionfanti e birichini verso la strada. Helena Janeczek - La ragazza con la Leica - Guanda editore Il fotogiornalismo in Italia a parte qualche rarissimo caso, non è mai stato considerato un giornalismo di serie A. A partire dallo stesso Ordine dei Giornalisti che ha messo tanti anni prima di riconoscere, seppur parzialmente, il lavoro del fotografo per i giornali (tanti sono i campi e i modi in cui la fotografia viene usata e diffusa) come professione giornalistica ed accettarlo nel suo Albo. Questo perché il fotografo avendo a che fare con uno strumento complesso che è (o era) la fotocamera, è sempre stato considerato un tecnico e non un autore. ...