Luciano in attesa di imbarcarsi su un Hercules C-130 a Bam in Iran. Sulla differenza tra turisti e viaggiatori, due brani scelti di Duccio Canestrini Da: Trofei di viaggio. Per un'antropologia dei souvenir . * Duccio Canestrini, Bollati Boringhieri Editore, Torino 2001. La mobilità per diletto assume qui una dimensione sincronica: i viaggiatori del Settecento e dell’Ottocento, troppo spesso idealizzati quali “veri” viaggiatori, sono trattati da turisti, e viceversa. Del resto, chiunque compia un tour , un giro, per poi tornare a casa, è un turista. Così come chiunque parta, si mette in viaggio. La distinzione tra il turista e il viaggiatore, sulla quale ho ragionato anche in altre occasioni, è ormai un inutile tormentone. Amici, colleghi, esperti, gente comune e operatori turistici l’hanno fatta diventare tale, a furia di snocciolarla con disinvoltura. La differenza sembra molto, fin troppo facile: dove il viaggiatore è attivo, il turista è passivo; dove il viaggiatore è curioso, i...